Uno sfogo.
Drin. Drin. Drin.
"Si, pronto!"
"Buongiorno signora, sono Debora, l'insegnante di Samuele."
"Mi dica, è successo qualcosa?"
"Guardi, noi non sappiamo più come tenerlo! Oggi ha picchiato me e un'altra insegnante. Abbiamo dovuto trascinarlo per la strada, perché non voleva fare la foto di classe. A ogni cosa che gli si dice lui polemizza e si rifiuta di fare quello che gli viene detto. Noi non sappiamo più cosa fare! Io personalmente sono stufa di essere picchiata, vengo a scuola per insegnare, non per prenderle da un bambino di sette anni! Voi dovete punirlo per quello che fa! Dovete insegnargli a comportarsi con le altre persone. Se veramente avesse la testa come un ragazzo delle medie o del liceo non dovrebbe comportarsi così, perché dovrebbe ragionare come uno di 14 anni!"
Bla, bla, bla, bla, bla, .........
"E io cosa posso fare più di così? Tra psichiatri, omeopati, santini, cavalli, musica e punizioni non ci si capisce più nulla. Se riusciamo a raccogliere 25.000 euro potremmo cambiargli scuola e vivremmo tutti meglio: voi senza un allievo che vi ricorda ogni giorno quanto siete incapaci e io senza di voi che mi stracciate la minchia ogni volta!"
Ma ovviamente ho risposto: "Vengo subito a prenderlo e lo puniremo severamente!"
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