cieloditraverso

martedì, novembre 22, 2005

Da una bottiglia di chinò

Quando tutti mi danno ragione, mi sembra di avere torto… ecco perché alcuni nomi li voglio solo miei. Poi questa è una "cosa" solo mia (e di pochi altri) e mi disturba che taluni ci mettano voce. Non voglio consigli, non voglio proposte, non voglio aiuto.

Ribadisco: voglio solo un kebab (senza verdure crude che non siano state disinfettate con Amuchina) non piccante e con quella cremina bianca (credo allo yogurt) che mi piace tanto.

Un bacio particolare al mio arabeggiante amico che non mangia carne di maiale e non beve alcolici (solo per lui: tu non hai idea come sarebbe un kebab di maiale!)

Un abbraccio (e basta, che se no piange) alla mia postatrice dal cuore troppo tenero, ma dallo stivale aggressivo.

sabato, novembre 19, 2005

Essere la mamma di un bambino speciale in una scuola proprio poco speciale

Non è mica facile, non è facile per nulla sapere che anche oggi suonerà il telefono e sul display apparirà la scritta “scuola elementare”:

- signora suo figlio sta lanciando i banchi…

- signora suo figlio non vuole chiedere scusa…

- signora suo figlio ha tirato i calci a una maestra…

- signora suo figlio non vuole cambiarsi le scarpe…

- signora suo figlio non vuole cambiare colore della penna per scrivere i titoli…

- signora suo figlio non svolge le operazioni in colonna…

- signora suo figlio non ha ripetuto la lezione sulle colline…

- signora suo figlio fa domande a cui non possiamo rispondere…

- signora… signora… signora????

Vorrei poter raggiungere chi di queste cose si dovrebbe occupare, ma la mia mente vaga nella ricerca di un valido interlocutore: comanda più il ministro dell’istruzione, un euro-parlamentare, il presidente della repubblica, la stampa, il papa, dio? Oppure semplicemente un direttore didattico con manie di onniscienza, le maestre-impiegate isteriche e frustrate? Cosa può fare una mamma per smuovere le acque dell’impassibilità che circondano le menti dei tutori didattici del proprio figlio? “Cambiategli scuola!”, ma se i soldi per farlo non ci sono? Perché i bambini speciali non hanno diritti? Sono stufa di lottare contro le maestre, è ora di farlo contro il sistema. Comincerò da dio e se lui non mi ascolterà passerò al papa, al presidente degli stati uniti, e via via romperò le balle a tutti finché qualcuno non mi ascolterà.

Auguratemi buona fortuna.

p.s. ho bisogno di un kebab!